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GIMBEnews passa il testimone a Evidence

Editoriale

GIMBEnews passa il testimone a Evidence
Antonino Cartabellotta

Evidence 2012;4(1): e1000001 doi: 10.4470/E1000001

Pubblicato: 7 maggio 2012

Copyright: © 2012 Cartabellotta. Questo è un articolo open-access, distribuito con licenza Creative Commons Attribution, che ne consente l’utilizzo, la distribuzione e la riproduzione su qualsiasi supporto esclusivamente per fini non commerciali, a condizione di riportare sempre autore e citazione originale.

Quando nel dicembre 2008 mi accingevo a scrivere l’editoriale1 che lanciava GIMBEnews quale “dono natalizio ai professionisti della sanità italiana”, la rapida evoluzione della nostra iniziativa editoriale non appariva nemmeno all’orizzonte dei miei più sagaci neuroni. Inoltre, se con inguaribile vena di ottimismo i “venticinque affezionati lettori” diventavano nei miei desiderata al massimo un migliaio1, i numeri raggiunti da GIMBEnews hanno smentito favorevolmente anche le più rosee aspettative (box).

GIMBEnews: statistiche dal 15-12-2008 al 31-12-2011

15 fascicoli

  • 1 nel 2008
  • 8 nel 2009
  • 6 nel 2010

55 articoli

  • 15 Editoriali
  • 15 Pillole di Metodologia della Ricerca
  • 15 Pillole di Governo Clinico
  • 7 Progetti Aziendali

62 Letti per Voi

71 voci di Glossario

Statistiche web

  • 235.338 pagine visualizzate
  • 111.735 visite
  • 75.655 visitatori unici
  • 51.518 download pdf

Pubblicazione innovativa? Interesse per i contenuti? Accesso libero? Mailing tempestivo in occasione della pubblicazione di ciascun numero? Tam tam degli utenti? Secondo la outcome research gli esiti sono generalmente multifattoriali ed è sicuramente la variabile interazione di questi noti fattori prognostici, e di altri sconosciuti, che ha determinato al tempo stesso “successo e decesso” di GIMBEnews.

Ma perché, si chiederanno oggi svariate migliaia di lettori, questo “passaggio di testimone”? Anche in questo caso si tratta di un esito multifattoriale. Innanzitutto, la natura ibrida di GIMBEnews è presto emersa: un po’ newsletter (il nome della testata, gli appuntamenti, le recensioni, il glossario), un po’ rivista (gli editoriali, le pillole di metodologia della ricerca e di governo clinico, i progetti aziendali). Progressivamente, si è al tempo stesso depresso il gene della newsletter ed ha aumentato la penetranza quello della rivista. In particolare, da un prodotto editoriale creato prevalentemente per divulgare il know-how GIMBE è presto emersa l’esigenza di pubblicare anche contributi esterni, esperimento perfettamente riuscito con la rubrica “Progetti Aziendali”. Inoltre in questi anni il movimento internazionale dell’open access, a cui GIMBEnews si era timidamente ispirato, ha configurato in maniera definitiva un nuovo modello di publishing di cui Evidence rispetta tutti i criteri. Infine, la costituzione della Fondazione GIMBE con i suoi nuovi ambiziosi obiettivi editoriali richiedevano una rivista estremamente flessibile, moderna e con “tutte le carte in regola”.

Ma con quali novità Evidence irrompe sulla scena editoriale? Innanzitutto il titolo: non esistendo alcuna rivista nazionale o internazionale registrata come Evidence e, considerato che il dominio www.evidence.it era ancora libero, non si è posto l’imbarazzo della scelta ed ecco... il nuovo logo. Evidence mantiene la continuità con GIMBEnews: non è stata registrata una nuova testata, ma solo richiesta la modifica del nome della rivista; di conseguenza, l’archivio di Evidence inizia dal volume 4 perché comprende tutti gli articoli di GIMBEnews.

Evidence aderisce al modello di publishing internazionale dell’open access (letteralmente “ad accesso aperto”), che è caratterizzato da quattro requisiti fondamentali2:
  • tutti gli articoli, inclusi eventuali materiali supplementari, sono archiviati in un database ad accesso libero, con adeguati requisiti tecnici, in un formato elettronico che rispetta precisi standard internazionali;
  • a tutti gli utenti è garantito l’accesso gratuito, illimitato e incondizionato a tutti i contenuti;
  • nel rispetto della Creative Common Licence, gli utenti sono autorizzati a riprodurre, scaricare, distribuire, stampare tutti gli articoli per finalitĂ  non commerciali, a condizione di citare sempre la fonte originale;
  • il copyright viene mantenuto dagli autori.

Secondo le modalità di pubblicazione di una rivista open access scompare il concetto di fascicolo nel senso fisico del termine. Infatti, Evidence pubblica ciascun articolo non appena completato il processo di revisione e di editing e l’archivio elettronico aggrega in fascicoli mensili virtuali tutti gli articoli pubblicati nel corso del mese. Questa strategia permette di ridurre ulteriormente i tempi di pubblicazione degli articoli.

Rispetto ai contenuti, Evidence prevede la pubblicazione di varie tipologie di articoli: accanto agli editoriali e le review metodologiche, già note come “le pillole di GIMBEnews”, numerose le novità:

  • Best Practice: rubrica che sintetizza le migliori evidenze scientifiche su uno specifico argomento clinico.
  • Reporting guidelines: linee guida per il reporting della ricerca (CONSORT, STROBE, SQUIRE, etc.)3, di cui la Fondazione GIMBE ha giĂ  ricevuto l’autorizzazione alla traduzione ufficiale in lingua italiana.
  • Opinioni a confronto: dibattito editoriale tra due esperti su controversie cliniche, assistenziali, metodologiche, di politica sanitaria, etc.
  • Il punto di...: interviste a opinion leader della sanitĂ  italiana.
  • Pubblicazioni GIMBE: position statement, manifesti, progetti, etc.
  • Letti per voi: le recensioni di articoli metodologici pubblicati dalla letteratura internazionale si estendono alle migliori evidenze clinico-assistenziali.

E finalmente… la ricerca originale che tutti i professionisti e le organizzazioni sanitarie possono sottomettere ad Evidence per la pubblicazione. In particolare, Evidence considera per la pubblicazione studi primari (sia ricerca quantitativa - osservazionale o sperimentale - che qualitativa) e revisioni sistematiche inerenti le seguenti aree:

  • Evidence-based Practice
  • Clinical Governance
  • Evidence-based Management & Policy Making
  • Metodologia della Ricerca
  • Formazione e Sviluppo Professionale Continui

Al momento, un “ingente serbatoio” è rappresentato dai contributi pervenuti alla 7a Conferenza Nazionale GIMBE, occasione in cui è stata lanciata la nuova rivista: infatti oltre ai quindici professionisti che hanno presentato i risultati della propria ricerca alla conferenza4, a ben ventisei autori è stata offerta l’opportunità di pubblicare il proprio contributo.

Nell’era del web 2.0 Evidence, oltre a facilitare le interazioni tra autori e lettori attraverso lo strumento dei commenti, permette di condividere ciascun articolo attraverso i social network più comuni (Facebook, Twitter), per favorirne l’ulteriore diffusione. Infine, Evidence è integrata, sia nella grafica che nelle funzionalità tecniche, con il nuovo network di siti della Fondazione GIMBE.

In Italia esiste tanta ricerca sommersa non sostenuta dalle istituzioni né dall’industria; questa ricerca rimane spesso intrappolata nei dedali oscuri di iniziative e progetti aziendali, senza essere quasi mai pubblicata. E’ la ricerca indipendente di chi assiste ogni giorno i pazienti, di tanti professionisti sanitari motivati che necessitano di un’adeguata vetrina e, spesso, di un supporto metodologico, per rendere visibile il proprio contributo e incrementare la evidence-base dell’assistenza sanitaria. Considerato che uno degli obiettivi della Fondazione GIMBE è “migliorare la qualità metodologica, l’etica, l’integrità, la rilevanza clinica e il valore sociale della ricerca sanitaria”, vogliamo che questa ricerca sia destinata ad Evidence che - a poco più di un anno dalla pubblicazione dell’ultimo numero di GIMBEnews - torna con rinnovate ambizioni sul desk(top) di tutti gli stakeholders della sanità italiana.