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Il Nuovo Sistema di Formazione Continua in Medicina. In esclusiva per GIMBE l’intervista al Ministro Fazio

Editoriale

Il Nuovo Sistema di Formazione Continua in Medicina. In esclusiva per GIMBE l’intervista al Ministro Fazio

GIMBEnews 2009;8:1

Pubblicato: 25 gennaio 2010

Copyright: © 2009 GIMBE. Questo è un articolo open-access, distribuito con licenza Creative Commons Attribution, che ne consente l’utilizzo, la distribuzione e la riproduzione su qualsiasi supporto esclusivamente per fini non commerciali, a condizione di riportare sempre autore e citazione originale.

Quali sono le principali innovazioni del Nuovo Sistema ECM?

Il nuovo sistema ECM si fonda su alcuni importanti elementi che devono garantire ai professionisti un’offerta formativa appropriata e di qualità.

Il primo elemento è il passaggio dall’accreditamento degli eventi all’accreditamento dei provider: un passaggio prioritario e doveroso in considerazione della necessaria imputazione di responsabilità a soggetti che fondano l’attività di formazione continua su un’organizzazione amministrativa, un comitato scientifico, il tutto sostenuto da un sistema di qualità delle procedure. Un passaggio “epocale” rispetto al sistema precedente che si limitava a valutare il singolo evento formativo e che, nei casi più gravi, ne sospendeva l’erogazione.

Il secondo elemento assunto a fondamento del nuovo sistema è quello dell’offerta formativa articolata su tutte le tipologie di formazione utili all’aggiornamento continuo. Non più solo la formazione residenziale, ma l’accreditamento ECM riguarda la formazione a distanza attraverso l’autoapprendimento (con o senza tutoraggio), la docenza e il tutoraggio in attività ECM e le presentazioni a convegni. Per quanto riguarda la formazione sul campo  sono state individuate varie attività: training individualizzato o stage (con la presenza indispensabile di un tutor nel rapporto 1:1); partecipazione a gruppi di lavoro/studio/miglioramento e commissioni/comitati; partecipazione a ricerche; audit clinico-assistenziale.

Un ulteriore elemento riguarda le “garanzie” introdotte con il nuovo Sistema di formazione continua:

  • L’ Osservatorio nazionale per la qualità della formazione continua, che deve monitorare l’offerta formativa e la sua qualità attraverso una rete di osservatori regionali e auditing in loco per verificare direttamente l’attività.
  • Il Comitato di Garanzia per l’indipendenza del contenuto formativo dagli sponsor, attraverso la verifica del 25% dei provider accreditati dalla Commissione Nazionale per la Formazione Continua (CNFC).

Naturalmente, nei prossimi mesi l’avvio del nuovo sistema fornirà ulteriori spunti che saranno utilizzati per definire al meglio l’aggiornamento continuo.

Cosa cambierà nei corsi sponsorizzati?

La sponsorizzazione è un elemento che riguarda principalmente il concetto di “trasparenza” e di “efficacia”.

La trasparenza è garantita attraverso un sistema di dichiarazione esplicita di conflitto di interesse. Se nel precedente sistema era necessario dichiararne l’esclusione (cd. assenza di conflitto di interessi), nella nuova ECM i soggetti - come i docenti - che sono coinvolti in manifestazioni con crediti ECM devono preliminarmente dichiarare il loro conflitto in modo esplicito. Sarà naturalmente “misurata” l’indipendenza del contenuto formativo attraverso le valutazioni dei professionisti circa la percezione del conflitto e dell’eventuale condizionamento formativo.

L’efficacia è garantita attraverso un sistema di misurazione con indicatori che daranno concrete indicazioni in merito alla ricaduta dell’apporto formativo acquisito.  L’utilizzo di  indicatori darà al provider un valore aggiunto in termini di qualità dell’offerta formativa.

Infine, il contratto con gli sponsor deve essere depositato agli atti degli eventi interessati, reso disponibile e preventivamente dichiarato all’ente accreditante.

Qual è il suo giudizio sulla formazione a distanza?

La FAD è una delle tipologie di offerta formativa definite dalla CNFC: si tratta di uno strumento importantissimo tenuto conto dell’enorme numero di professionisti (circa 850.000) che ogni anno deve aggiornarsi. Infatti, la FAD consente di erogare contenuti formativi per un numero molto elevato di professionisti senza imporre spostamenti nè vincoli di orari o giornate, con abbattimento significativo dei costi dell’ECM a carico dei partecipanti.

Tuttavia, in quanto tale, la FAD non esaurisce il bisogno formativo che per il professionista si traduce in attività pratiche, confronti con altri colleghi, condivisioni e superamenti di criticità. Per questo motivo, ritengo che la FAD sia uno strumento importante e determinante, ma non esaustivo dal punto di vista dell’aggiornamento all’interno di un sistema organizzato.