Home Articoli
Prescrizioni di eparina a basso peso molecolare nel territorio dell’ASP di Messina: uno studio di farmacoutilizzazione

Ricerca originale

Prescrizioni di eparina a basso peso molecolare nel territorio dell’ASP di Messina: uno studio di farmacoutilizzazione
Salvatore Coppolino, Carmela Sgroi

Evidence 2012;4(3): e1000011 doi: 10.4470/E1000011

Ricevuto: 23 gennaio 2012    Accettato: 10 marzo 2012    Pubblicato: 23 luglio 2012

Copyright: © 2012 Coppolino et al. Questo è un articolo open-access, distribuito con licenza Creative Commons Attribution, che ne consente l’utilizzo, la distribuzione e la riproduzione su qualsiasi supporto esclusivamente per fini non commerciali, a condizione di riportare sempre autore e citazione originale.

Background. Le eparine a basso peso molecolare (EBPM) rappresentano il risultato di ricerche condotte negli anni ottanta nel tentativo di migliorare le proprietà dell’eparina non frazionata. Oggi l’interesse clinico per questa classe di farmaci deriva dai vantaggi rispetto all’eparina standard: possibilità di un’unica somministrazione sottocutanea giornaliera, maggiore efficacia clinica, minore frequenza di complicanze, mancata necessità di monitoraggio dell’attività mediante analisi di laboratorio, possibilità di impiego extra-ospedaliero. Secondo il rapporto dell’Assessorato alla Sanità della Regione Sicilia, “Monitoraggio delle eparine a basso peso molecolare”, nel 2008 la provincia di Messina è stata tra le maggiori consumatrici in Sicilia ed in Italia di EBPM.
Obiettivi. Lo studio si è proposto di analizzare il pattern prescrittivo delle EBPM in ambito territoriale per ricavare informazioni utili a orientare i medici di medicina generale (MMG) secondo criteri di appropriatezza basati sulle migliori evidenze scientifiche.
Metodi. Dopo avere estrapolato dalla letteratura le migliori evidenze sull’efficacia e sicurezza delle EBPM per definire gli standard assistenziali, abbiamo analizzato il pattern prescrittivo delle EBPM nella provincia di Messina dal gennaio al dicembre 2009. Quindi, attraverso interviste non strutturate, abbiamo richiesto ai MMG informazioni sui casi di iper-prescrizione rilevati.
Risultati. Sono stati registrati numerosi casi di iper-prescrizione di EBPM. Le giustificazioni addotte dai MMG non sono state spesso suffragate da evidenze scientifiche e hanno messo in luce l’incondizionata adesione ad un “suggerimento terapeutico” di un medico specialista. L’attività di verifica e di audit, ha determinato negli anni successivi, una riduzione dei consumi di EBPM e della spesa sostenuta dal Servizio Sanitario Nazionale.
Conclusioni. La stretta correlazione tra consumo territoriale di EBPM e prescrizione ospedaliera rende necessarie iniziative che coinvolgano anche i medici specialisti ospedalieri. In ogni caso, le resistenze culturali ad aderire alle indicazioni delle schede tecniche e alle raccomandazioni delle linee-guida rappresentano ancora un considerevole ostacolo.