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Oligoanalgesia in pronto soccorso: da un audit retrospettivo a un percorso clinico-assistenziale

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Oligoanalgesia in pronto soccorso: da un audit retrospettivo a un percorso clinico-assistenziale
Edoardo Pennacchio, Donato Summa, Michele Autilio

Evidence 2012;4(4): e1000013 doi: 10.4470/E1000013

Ricevuto: 7 maggio 2012    Accettato: 6 giugno 2012    Pubblicato: 28 agosto 2012

Copyright: © 2012 Pennacchio et al. Questo è un articolo open-access, distribuito con licenza Creative Commons Attribution, che ne consente l’utilizzo, la distribuzione e la riproduzione su qualsiasi supporto esclusivamente per fini non commerciali, a condizione di riportare sempre autore e citazione originale.

Background. Nonostante il dolore acuto rappresenti il sintomo più frequente di presentazione in pronto soccorso, numerosi studi hanno riportato un’elevata prevalenza di oligoanalgesia (insufficiente riconoscimento o trattamento del dolore) in questo setting assistenziale.
Obiettivi. Stimare la frequenza della oligoanalgesia nel pronto soccorso dell’Azienda Ospedaliera San Carlo di Potenza e identificare le cause per correggere il problema.
Metodi. Un audit team multidisciplinare ha effettuato un audit retrospettivo sui primi 3000 accessi in pronto soccorso del 2011, con interrogazione del sistema informatico aziendale. Sono stati esclusi i pazienti di etĂ  < 12 anni e quelli con dolore toracico o addominale, cefalea severa, politrauma.
Risultati. Sono stati identificati 580 pazienti con dolore potenzialmente trattabile (M/F 333/247; età media 44,5 anni; 11,7% con dolore severo, 88,3% con dolore moderato). In tutti i pazienti è stata valutata l’intensità del dolore con scala verbale; sono stati trattati con analgesici il 33,8% dei pazienti con dolore grave e il 18,9% di quelli con dolore moderato; sono stati usati i seguenti farmaci: paracetamolo, ketoprofene, tramadolo, diclofenac, tiocolchicoside, fluoroglucinolo, lorazepam, betametasone, acido acetilsalicilico, metilprednisolone, ossigeno; il timing medio di somministrazione degli anagesici è stato di 90’ nei pazienti con dolore severo e di 93’ nei pazienti con dolore moderato; il 39% dei pazienti con dolore severo è stato trattato dopo oltre 20’ dall’accettazione; il 50,5% dei pazienti con dolore moderato è stato trattato dopo oltre 60’ dall’accettazione; nessuno dei pazienti ha ricevuto una rivalutazione del dolore; al 59,4% dei pazienti con dolore severo e al 63,5% di quelli con dolore moderato sono stati prescritti analgesici alla dimissione.
Limiti. Non è stato possibile valutare l’impatto di interventi non farmacologici abitualmente utilizzati, quali l’applicazione di ghiaccio e l’immobilizzazione dei pazienti con trauma degli arti.
Conclusioni. Anche nel nostro pronto soccorso l’oligoanalgesia è un problema frequente. L’analisi delle cause ha suggerito possibili interventi di miglioramento, i cui effetti potranno essere valutati con uno studio prospettico.