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Appropriatezza della profilassi antibiotica in chirurgia: un audit clinico

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Appropriatezza della profilassi antibiotica in chirurgia: un audit clinico
Donatella Bologni, Rosita Morcellini, Ilaria Bernardini, Gianpaolo Bucaneve, Manuela Pioppo

Evidence 2012;4(7): e1000026 doi: 10.4470/E1000026

Ricevuto: 1 febbraio 2012    Accettato: 5 maggio 2012    Pubblicato: 27 novembre 2012

Copyright: © 2012 Bologni. Questo è un articolo open-access, distribuito con licenza Creative Commons Attribution, che ne consente l’utilizzo, la distribuzione e la riproduzione su qualsiasi supporto esclusivamente per fini non commerciali, a condizione di riportare sempre autore e citazione originale.

Background. La profilassi antibiotica è un intervento efficace per la prevenzione delle infezioni della ferita chirurgica. La scelta degli schemi e delle modalità di somministrazione della profilassi antibiotica deve tenere conto delle evidenze scientifiche disponibili, oggi sempre più spesso sintetizzate in linee guida (LG). Infatti, perché la profilassi sia realmente efficace, è necessario che venga effettuata sia scegliendo gli antibiotici più appropriati, sia rispettando i tempi e la durata di somministrazione.
Obiettivi. Valutare l’appropriatezza della profilassi antibiotica secondo quanto raccomandato dalle LG, individuare possibili aree di miglioramento e implementare il cambiamento delle pratiche professionali.
Metodi. Un gruppo multidisciplinare ha effettuato una validazione delle LG sull’antibioticoprofilassi perioperatoria nell’adulto, pubblicate nel 2008 dal Sistema Nazionale Linee Guida (SNLG). Quindi è stata effettuata una revisione delle cartelle cliniche relative agli interventi chirurgici programmati eseguiti nel mese di febbraio 2010, poi confrontate con un campione di cartelle del mese di febbraio 2011. Per ogni intervento è stata valutata l’appropriatezza della profilassi antibiotica secondo quanto raccomandato dalle LG.
Risultati. Sono state analizzate 115 cartelle cliniche nella prima rilevazione (2010) e 111 nella seconda (2011). Complessivamente è stato rilevato un incremento dell’aderenza alle raccomandazioni delle LG dal 43% al 64% tra la prima e la seconda rilevazione. In particolare, si è ridotta sia la percentuale di casi in cui veniva utilizzato un antibiotico diverso rispetto a quello raccomandato dalla LG (34% vs 55%), sia la percentuale di casi in cui veniva prescritta una posologia differente (10% vs 18%). Inoltre si è rilevato un miglioramento del timing di somministrazione (19% vs 40%). Rimane molto elevata, addirittura superiore alla prima rilevazione, la percentuale di pazienti in cui l’antibiotico viene proseguito oltre le 24 ore (37% vs 29%).
Limiti. La modesta numerosità del campione analizzato rappresenta un limite dello studio che non può essere considerato omnicomprensivo di tutti i comportamenti prescrittivi rispetto alla profilassi antibiotica.
Conclusioni. La stesura delle LG , seguita da un processo di implementazione ed applicazione alla realtà locale, ha tenuto conto della realtà epidemiologica e delle scelte di politica antibiotica; la condivisione del protocollo di profilassi con i professionisti, l’attenzione ai problemi organizzativi, l’assegnazione di specifiche responsabilità sono risultati essere una carta vincente anche se per giungere a risultati ottimali saranno necessari interventi ripetuti e costanti nel tempo.