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Profilassi pre-operatoria in chirurgia pediatrica: sostenere il miglioramento con il re-audit

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Profilassi pre-operatoria in chirurgia pediatrica: sostenere il miglioramento con il re-audit
Klaus Peter Biermann, Francesca Ciraolo, Salvatore De Masi, Lorena Di Simone, Marco Geddes da Filicaia, Luisa Galli, Alessandra Martin, Lucia Scala, Giuditta Scialino

Evidence 2013;5(5): e1000046 doi: 10.4470/E1000046

Ricevuto: 26 febbraio 2013    Accettato: 30 marzo 2013    Pubblicato: 29 maggio 2013

Copyright: © 2013 Biermann. Questo è un articolo open-access, distribuito con licenza Creative Commons Attribution, che ne consente l’utilizzo, la distribuzione e la riproduzione su qualsiasi supporto esclusivamente per fini non commerciali, a condizione di riportare sempre autore e citazione originale.

Background. Nel novembre 2011, presso l’Azienda Ospedaliero Universitaria Meyer di Firenze nel corso di un primo ciclo di audit sulla profilassi antibiotica pre-operatoria in chirurgia pediatrica sono state identificate alcune criticità ed è emersa la necessità di alcune azioni di miglioramento tra cui la stesura e disseminazione di un protocollo aziendale.
Obiettivi.Pianificare e realizzare il re-audit, dopo 1 anno dal primo ciclo dopo 6 mesi dalla stesura del protocollo, per verificare il raggiungimento degli obiettivi definiti e facilitare l’implementazione delle raccomandazioni concordate dal gruppo di lavoro multidisciplinare.
Metodi. Il re-audit è stato preparato confrontando la pratica clinica rispetto a standard definiti utilizzando i seguenti documenti istituzionali: il protocollo dell’Ospedale Meyer, le linee guida del Sistema Nazionale Linee Guida e di altre organizzazioni internazionali (Scottish Intercollegiate Guidelines Network, National Institute for Clinical Excellence, Children’s Hospital of Philadelphia). Da 2554 interventi chirurgici eseguiti presso l’AOU Meyer nel marzo-luglio 2012 è stato selezionato un campione di 161 interventi. Ciascun intervento è stato classificato in pulito, pulito-contaminato, contaminato, sporco e analizzato rispetto a quattro criteri relativi all’antibiotico profilassi: indicazioni, timing, molecola utilizzata, ricorso alla seconda dose.
Risultati. Nel re-audit si è osservata una sostanziale stabilità dell’appropriatezza della profilassi antibiotica. Il ricorso a cefalosporine di III generazione si è notevolmente ridotto e l’appropriatezza complessiva è aumentata di circa 4 volte (15% nel 2011 vs 60% nel 2012). Permangono notevoli incompletezze della documentazione sanitaria, che ostacolano la conduzione dell’audit.
Limiti. I sei mesi trascorsi dall’introduzione del protocollo aziendale risultano appena sufficienti per apprezzare eventuali modifiche della pratica clinica; inoltre, la carenza di evidenze scientifiche rende difficile la definizione dei criteri e fa oscillare le stime di appropriatezza.
Conclusioni. L’esperienza di re-audit nell’AOU Meyer di Firenze è stata molto utile per comprendere priorità e ostacoli all’implementazione della profilassi antibiotica in chirurgia pediatrica. Insieme ai professionisti che hanno partecipato al meeting di presentazione del re-audit, sono stati definiti gli step successivi del progetto.