Home Articoli
Il paziente chirurgico in un ospedale per intensitĂ  di cura: percorso perioperatorio e risultati a 30 mesi

Ricerca originale

Il paziente chirurgico in un ospedale per intensitĂ  di cura: percorso perioperatorio e risultati a 30 mesi
Lorenzo Pianazzi, Ornella Tovoli

Evidence 2015;7(2): e1000105 doi: 10.4470/E1000105

Ricevuto: 23 maggio 2014    Accettato: 20 novembre 2014    Pubblicato: 26 febbraio 2015

Copyright: © 2015 Pianazzi. Questo è un articolo open-access, distribuito con licenza Creative Commons Attribution, che ne consente l’utilizzo, la distribuzione e la riproduzione su qualsiasi supporto esclusivamente per fini non commerciali, a condizione di riportare sempre autore e citazione originale.

Background. L’ospedale di Porretta Terme, che fa capo all’Azienda USL di Bologna, dal 4 ottobre 2010 ha riorganizzato le aree di degenza basandosi su un modello di intensità di cura che, superando reparti e divisioni, pone al centro le esigenze del paziente e si propone di ottimizzare le risorse.
Obiettivi. Rivisitazione dei percorsi assistenziali dei pazienti chirurgici in relazione al loro ricovero in aree ad alta e media intensitĂ  di cura.
Metodi. Sulla base del dato storico di 2 anni di attività chirurgica, si è progettato un percorso finalizzato a ricoverare i pazienti post-operati nell’area più appropriata; si è quindi fotografata la nuova organizzazione analizzando l’attività operatoria per il periodo dal 4 ottobre 2010 al 30 maggio 2013.
Risultati. Nel periodo considerato sono stati eseguiti 2.166 interventi chirurgici, il 93% dei quali a bassa e media complessità. I 170 pazienti con interventi ad alta complessità sono stati ricoverati in area critica monitorata (solo per 24 pazienti sottoposti a chirurgia a complessità medio-bassa si è ritenuto necessario monitoraggio post-operatorio) per un periodo medio di 2,7 gg; 4 pazienti sono rientrati in tale area dopo trasferimento ad area a minore intensità; dei 2.166 solo 8 pazienti sono stati trasferiti nel post-operatorio al centro hub di riferimento per necessità di trattamenti intensivi o di reintervento.
Limiti. Gli indicatori di processo e di esito sono ancora in fase di elaborazione.
Conclusioni. L’organizzazione per intensità di cura non ha sostanzialmente variato tipologia e complessità dell’attività chirurgica rispetto allo storico, non incidendo quindi sulla selezione dei pazienti. I percorsi assistenziali progettati e la dotazione tecnologica delle aree ad alta intensità hanno comunque migliorato la gestione e la sicurezza di pazienti con criticità del post-operatorio.