Home Articoli
Linee guida per la malattia da reflusso gastroesofageo in etĂ  pediatrica

Best practice

Linee guida per la malattia da reflusso gastroesofageo in etĂ  pediatrica
Antonino Cartabellotta, Matilde Pescarin, Giuseppina Drago

Evidence 2016;8(2): e1000132 doi: 10.4470/E1000132

Pubblicato: 11 febbraio 2016

Copyright: © 2016 Cartabellotta et al. Questo è un articolo open-access, distribuito con licenza Creative Commons Attribution, che ne consente l’utilizzo, la distribuzione e la riproduzione su qualsiasi supporto esclusivamente per fini non commerciali, a condizione di riportare sempre autore e citazione originale.

Il reflusso gastroesofageo (RGE) è un fenomeno fisiologico, mentre la malattia da reflusso gastro-esofageo (MRGE) si verifica quando il reflusso è causa di sintomi che richiedono terapia medica o di complicanze (box).

Box. Definizioni

Reflusso gastroesofageo. Passaggio di contenuti gastrici nell’esofago: si tratta di un fenomeno fisiologico frequente, in particolare dopo i pasti, che si verifica dall’infanzia all’età adulta ed è spesso asintomatico. Nei lattanti è solitamente associato a rigurgito visibile dell’alimento assunto.
Malattia da reflusso gastroesofageo. Reflusso gastroesofageo che provoca sintomi severi (es. discomfort o dolore) che necessitano di terapia medica e può determinare complicanze (es. esofagite, polmonite da aspirazione). Negli adulti il termine è spesso utilizzato per definire l’esofagite da reflusso.
Distress severo. Ci sono evidenze limitate e non esiste una definizione clinica oggettiva né ampiamente accettata di cosa definisca un distress severo nei lattanti e nei bambini che non possono adeguatamente comunicare le loro emozioni sensoriali. Per distress severo si intende una manifestazione di dolore o di evidente malessere, sulla base di una valutazione scrupolosa di un professionista sanitario esperto, che includa un’accurata analisi delle informazioni fornite dai genitori o caregivers.

Nei lattanti e nei bambini è molto difficile differenziare le due condizioni sia per la notevole variabilità dei sintomi, sia per l’assenza di un test diagnostico semplice, accurato e disponibile su larga scala. Di conseguenza, la dimensione epidemiologica della MRGE è difficile da stimare; inoltre è ampiamente documentata la notevole variabilità della pratica clinica. La MRGE può interessare neonati prematuri e a termine, lattanti e bambini sani, oppure con fattori di rischio noti quali la chirurgia per ernia diaframmatica ed altre anomalie congenite o gravi disabilità neurologiche. Quest’ultima categoria, può presentare complesse comorbidità e notevoli differenze fisiopatologiche.

Questo articolo sintetizza le recenti raccomandazioni del National Institute for Health and Care Excellence (NICE) per identificare, diagnosticare e trattare la MRGE in lattanti, bambini e ragazzi (1). Le raccomandazioni del NICE sono basate su una revisione sistematica delle migliori evidenze disponibili e sull’esplicita considerazione della costo-efficacia degli interventi sanitari. Quando le evidenze sono limitate, le raccomandazioni si basano sull’esperienza del gruppo che ha prodotto la linea guida — Guidelines Development Group (GDG) — e sulle norme di buona pratica clinica. I livelli di evidenza delle raccomandazioni cliniche sono indicati in corsivo tra parentesi quadre.

1. Diagnosi e valutazione della malattia da reflusso gastro-esofageo

  • Riconoscere che nei lattanti il rigurgito alimentare è un evento normale e frequente che:
    • è causato dal RGE, fisiologico nell’infanzia
    • solitamente non richiede alcun test diagnostico o trattamento
    • può essere gestito attraverso informazione e rassicurazione di genitori e caregivers
    [Raccomandazione basata su evidenze di qualità alta, moderata e bassa da studi osservazionali e sull’esperienza e l’opinione del GDG]
  • Essere consapevoli che in una piccola percentuale di lattanti il RGE può essere associato a dolore o può determinare complicanze specifiche che necessitano di trattamento: in questi casi si tratta di MRGE. [Raccomandazione basata sull’esperienza e l’opinione del GDG]
  • Fornire consigli sul RGE, rassicurando genitori e caregivers che nei lattanti sani il semplice rigurgito alimentare:
    • è comune, in quanto presente in almeno il 40% dei lattanti
    • si presenta solitamente prima delle 8 settimane di vita
    • può essere frequente: nel 5% dei casi = 6 episodi/die
    • solitamente la sua frequenza si riduce nel tempo: nel 90% dei lattanti si risolve entro il primo anno di vita
    • generalmente non richiede indagini diagnostiche o trattamenti.
    [Raccomandazione basata su evidenze di qualitĂ  alta, moderata e bassa da studi osservazionali]
  • Nel rassicurare genitori o caregivers sul rigurgito, consigliare una rivalutazione del bambino in presenza di almeno uno dei seguenti sintomi:
    • frequenti rigurgiti a getto
    • vomito tinto di bile (verde o giallo-verde) o con presenza di sangue
    • ulteriori elementi che destano preoccupazione: distress severo (box), difficoltĂ  nell’alimentazione, problemi di crescita
    • rigurgito frequente che persiste dopo il primo anno di vita
    [Raccomandazione basata su evidenze di qualità moderata e bassa da studi osservazionali e sull’esperienza e l’opinione del GDG]
  • Nei lattanti, bambini e ragazzi con vomito o rigurgito, verificare la presenza di segnali d’allarme (tabella) che possono suggerire patologie diverse dalla MRGE. Effettuare ulteriori indagini o inviare allo specialista, secondo giudizio clinico. [Raccomandazione basata sull’esperienza e l’opinione del GDG]

  • Non eseguire indagini diagnostiche di routine, nè trattare per MRGE lattanti o bambini senza evidenti fenomeni di rigurgito, in presenza di uno solo dei seguenti sintomi:
    • difficoltĂ  di alimentazione non spiegate: es. rifiuto del cibo, conati o segni di soffocamento
    • alterazioni del comportamento
    • ritardo di crescita
    • tosse cronica
    • raucedine
    • singolo episodio di polmonite
    [Raccomandazione basata su evidenze di qualitĂ  elevata, moderata e bassa da studi osservazionali]
  • Riconoscere come possibili complicanze del RGE in lattanti, bambini e ragazzi:
    • esofagite da reflusso
    • polmoniti da aspirazione ricorrenti
    • frequenti episodi di otite media (es. > 3 episodi in 6 mesi)
    • erosioni dentarie in presenza di disabilitĂ  neurologica, in particolare paralisi cerebrale.
    [Raccomandazione basata su evidenze di qualitĂ  moderata e bassa da studi osservazionali]
  • Riconoscere come possibili sintomi di RGE in bambini e ragazzi:
    • bruciore di stomaco
    • dolore retrosternale
    • dolore epigastrico
    [Raccomandazione basata su evidenze di qualità moderata e bassa da studi osservazionali e sull’esperienza e l’opinione del GDG]
  • Essere consapevoli che il RGE è piĂą comune in bambini e ragazzi con asma, anche se non è dimostrato che ne sia la causa o che la peggiori. [Raccomandazione basata su evidenze di qualitĂ  moderata e bassa da studi osservazionali]
  • Essere consapevoli che alcuni sintomi dell’allergia non IgE mediata alle proteine del latte vaccino possono confondersi con i sintomi di MRGE, specialmente in lattanti con sintomi, segni o storia familiare di atopia (o una loro combinazione). In caso di sospetta allergia non IgE mediata alle proteine del latte vaccino, fare riferimento alle linee guida NICE sulle allergie alimentari nei bambini e nei ragazzi (3). [Raccomandazione basata sull’esperienza e l’opinione del GDG]
  • Per la diagnosi e il trattamento, tenere in considerazione che i seguenti fattori si associano ad una aumentata prevalenza di MRGE:
    • prematuritĂ 
    • storia familiare di pirosi gastrica o di rigurgiti acidi
    • obesitĂ 
    • ernia iatale
    • storia di chirurgia per ernia diaframmatica congenita
    • storia di chirurgia per atresia esofagea congenita
    • disabilitĂ  neurologica
    [Raccomandazione basata su evidenze di qualità elevata, moderata e bassa da studi osservazionali e sull’esperienza e l’opinione del GDG]
  • Nei bambini o ragazzi obesi con pirosi gastrica o rigurgiti acidi, informare loro e, se opportuno, genitori e caregivers che una riduzione del peso corporeo può migliorare la sintomatologia (cfr. anche linee guida NICE sull’obesitĂ ) (6,7). [Raccomandazione basata su evidenze di qualitĂ  elevata, moderata e bassa da studi osservazionali]
  • Considerare una consulenza specialistica per lattanti e bambini con persistente inarcamento del dorso o caratteristiche della sindrome di Sandifer (torcicollo episodico con estensione del collo e rotazione). [Raccomandazione basata su evidenze di bassa qualitĂ  da studi osservazionali]
  • Anche se solo raramente il RGE può causare episodi di apnea o condizioni di apparente pericolo di vita, considerare una consulenza specialistica se il reflusso è un possibile fattore causale. [Raccomandazione basata su evidenze di qualitĂ  alta, moderata e bassa da studi osservazionali e sull’esperienza e l’opinione del GDG]
  • Per diagnosticare o valutare la gravitĂ  della MRGE in lattanti e bambini non utilizzare studi contrastografici dell’apparato gastrointestinale superiore, che dovrebbero essere utilizzati invece per indagare vomiti biliari non spiegati (molto pericolosi nei lattanti) o disfagia. Questi test sono necessari per diagnosticare e confermare patologie organiche dell’apparato gastrointestinale superiore e generalmente vengono eseguiti in strutture di secondo livello. [Raccomandazione basata sull’esperienza e l’opinione del GDG]
  • Richiedere una valutazione specialistica urgente per lattanti di etĂ  <2 mesi con rigurgiti molto violenti o in progressivo peggioramento, segni di una possibile stenosi ipertrofica del piloro. [Raccomandazione basata sull’esperienza e l’opinione del GDG]
  • Verificare la possibilitĂ  di un’infezione delle vie urinarie nei lattanti con rigurgito in presenza di:
    • ritardo di crescita
    • esordio dei rigurgiti dopo le 8 settimane
    • rigurgiti frequenti e distress severo.
    [Raccomandazione basata sull’esperienza e l’opinione del GDG]
  • Per raccomandazioni sulle indicazioni a endoscopia, pH-metria e pH-impedenzometria esofagea, fare riferimento alla sezione 5.1.

2. Trattamento iniziale

  • Non utilizzare indicazioni posturali per trattare il RGE nei lattanti durante il sonno che dovrebbero dormire in posizione supina (8). [Raccomandazione basata su evidenze di qualitĂ  moderata e bassa da studi osservazionali e sull’esperienza e l’opinione del GDG]
  • Nei lattanti alimentati al seno con rigurgiti frequenti associati a dolore intenso:
    • garantire una valutazione dell’allattamento al seno da parte di una persona con adeguata esperienza e preparazione
    • se il dolore continua nonostante la valutazione e i consigli sull’allattamento, considerare un saggio terapeutico con alginato per 1-2 settimane. In caso di miglioramento continuare il trattamento sospendendolo periodicamente per verificare se il lattante rimane asintomatico.
    [Raccomandazione basata sull’esperienza ed opinione del GDG]
  • Nei lattanti alimentati con latte artificiale con frequenti rigurgiti associati a dolore intenso:
    • rivalutare la storia alimentare, quindi
    • ridurre la quantitĂ  di latte, se eccessivo per il peso, quindi
    • provare con pasti piĂą piccoli e frequenti (qualora non lo siano giĂ ) con l’obiettivo di mantenere un apporto giornaliero di latte adeguato, quindi
    • fare un tentativo con latte addensato: es. con amido di riso, amido di mais, semi di carrube o farina di semi di carruba.
    • se l’approccio per step non è efficace, sospendere la formula addensata e prescrivere alginato per un saggio terapeutico di 1-2 settimane. In caso di miglioramento, continuare il trattamento sospendendolo periodicamente per vedere se il lattante rimane asintomatico.
    [Raccomandazione basata su evidenze di qualità moderata e bassa da studi controllati randomizzati e sull’esperienza e l’opinione del GDG]

3. Terapia farmacologica

  • Non prescrivere in lattanti e bambini inibitori della pompa protonica (PPI) o H2-antagonisti per trattare episodi di rigurgito che si presentano come unico sintomo. [Raccomandazione basata su evidenze di qualitĂ  moderata e bassa da trial controllati randomizzati]
  • Considerare un trattamento di prova di 4 settimane con H2-antagonisti o PPI nei pazienti che non sono in grado di spiegare i propri sintomi (es. lattanti , bambini e pazienti con disabilitĂ  neurologiche associate a difficoltĂ  nella comunicazione), ma che presentano rigurgiti associati a uno o piĂą dei seguenti sintomi:
    • difficoltĂ  nell’alimentazione non altrimenti spiegate: es. rifiuto dell’alimentazione, conati di vomito o segni di soffocamento
    • alterazioni del comportamento
    • ritardo di crescita
    [Raccomandazione basata sull’esperienza e l’opinione del GDG]
  • Considerare un trattamento di prova di 4 settimane con PPI per bambini e ragazzi con persistente bruciore di stomaco, dolore retrosternale o dolore epigastrico. [Raccomandazione basata su evidenze di qualitĂ  moderata e bassa evidenza da trial controllati randomizzati e sull’esperienza e l’opinione del GDG]
  • Valutare la risposta al trattamento con PPI o H2-antagonisti a 4 settimane e considerare la valutazione specialistica e ulteriori indagini endoscopiche se i sintomi non si sono risolti, oppure si ripresentano alla sospensione del trattamento. [Raccomandazione basata sull’esperienza e l’opinione del GDG]
  • Per scegliere tra PPI e H2-antagonisti tenere in considerazione:
    • disponibilitĂ  di preparazioni adeguate per l’etĂ 
    • preferenza dei genitori/caregivers
    • costi
    [Raccomandazione basata sull’esperienza e l’opinione del GDG]
  • Prescrivere terapia con PPI o H2-antagonisti a lattanti, bambini e ragazzi con esofagite da reflusso endoscopicamente confermata e considerare di ripetere l’esame endoscopico, secondo necessitĂ , per guidare i trattamenti successivi. [Raccomandazione basata su evidenze di qualitĂ  moderata e bassa da trial controllati randomizzati e sull’esperienza e l’opinione del GDG]
  • Non prescrivere metoclopramide, domperidone o eritromicina per trattare il RGE o la MRGE senza consultare uno specialista e considerare i potenziali eventi avversi. [Raccomandazione basata su evidenze di qualitĂ  da moderata a molto bassa da trial controllati randomizzati e sull’esperienza e l’opinione del GDG]

4. Chirurgia

  • Considerare la fundoplicazione in lattanti, bambini e ragazzi con grave MRGE non responsiva alla terapia se:
    • un adeguato trattamento medico è stato inefficace, oppure
    • i regimi alimentari intrapresi per la MRGE si rivelano di difficile gestione (es. alimentazione addensata enterale artificiale di lungo termine e continua).
    [Raccomandazione basata su evidenze di qualità moderata e bassa da studi osservazionali e trial clinici controllati e randomizzati e sull’esperienza e l’opinione del GDG]

5. Altre raccomandazioni
5.1. Studio contrastografico dell’apparato digerente

  • Non prescrivere uno studio contrastografico per diagnosticare o verificare la gravitĂ  della MRGE in lattanti, bambini e ragazzi. [Raccomandazione basata sull’esperienza e l’opinione del GDG]
  • Eseguire in urgenza uno studio contrastografico dell’apparato digerente superiore nei lattanti con vomito tinto di bile inspiegato. Informare i genitori della necessitĂ  di eseguire il test per escludere gravi patologie quali l’ostruzione intestinale da volvolo del piccolo intestino. [Raccomandazione basata sull’esperienza e l’opinione del GDG]
  • Considerare uno studio contrastografico dell’apparato digerente superiore nei bambini e ragazzi:
    • con storia di vomito tinto di bile, in particolare se persistente o ricorrente
    • con storia di MRGE e presenza di disfagia.
    [Raccomandazioni basate sull’esperienza e l’opinione del GDG]

5.2. Endoscopia, pH-metria e pH-impedenzometria

  • Richiedere un’endoscopia digestiva superiore con biopsie a lattanti, bambini e ragazzi in presenza di:
    • ematemesi, non causata da ingestione di sangue (entro 24 ore se clinicamente indicato)
    • melena (entro 24 ore se clinicamente indicato)
    • disfagia (entro 24 ore se clinicamente indicato)
    • nessun miglioramento del rigurgito dopo un anno di etĂ 
    • persistente alterazione della crescita associata a rigurgiti
    • malessere inspiegato in bambini e ragazzi con difficoltĂ  di comunicazione
    • dolore epigastrico o dell’addome superiore che richiede continue terapie mediche o è refrattario al trattamento
    • difficoltĂ  di alimentazione e storia di rigurgiti
    • anemia sideropenica non spiegata
    • consulto specialistico per fundoplicatio
    • inarcamento della schiena o caratteristiche della sindrome di Sandifer.
    [Raccomandazione basata su evidenze di qualità alta, moderata e bassa da studi osservazionali e sull’esperienza e l’opinione del GDG]
  • Considerare una pH-metria esofagea (o una pH-impedenzometria, se disponibile) in lattanti, bambini e ragazzi con:
    • sospetta polmonite da aspirazione ricorrente
    • apnee inspiegate
    • eventi simil-comiziali non epilettici inspiegati
    • infiammazioni delle vie aeree superiori inspiegate
    • erosione dentale associata a neurodisabilitĂ 
    • frequenti episodi di otite media
    • possibile necessitĂ  di fundoplicatio
    • diagnosi sospetta di sindrome di Sandifer
    [Raccomandazione basata su evidenze di qualità alta, moderata e bassa da studi osservazionali e sull’esperienza e l’opinione del GDG]
  • Considerare una pH-metria esofagea tradizionale in lattanti, bambini e ragazzi se, in base al giudizio clinico, il test è necessario per assicurare una soppressione acida efficace. [Raccomandazione basata sull’esperienza e l’opinione del GDG]

5.3. Alimentazione enterale con sondino

  • Considerare l’alimentazione enterale con sonda per promuovere l’aumento di peso in lattanti e bambini con rigurgito e deficit di crescita solo se:
    • sono state escluse altre spiegazioni per il ritardo di crescita, oppure
    • le raccomandazioni sull’alimentazione e la gestione medica del rigurgito non sono state efficaci
    [Raccomandazione basata sull’esperienza e l’opinione del GDG]
  • Prima di iniziare l’alimentazione enterale con sondino, concordare in anticipo:
    • uno piano nutrizionale individualizzato
    • una strategia per ridurre l’alimentazione enterale con sondino il prima possibile
    • una strategia, se appropriata, per interrompere l’alimentazione enterale con sondino il prima possibile.
    [Raccomandazione basata sull’esperienza e l’opinione del GDG]
  • Nei lattanti e bambini che ricevono un’alimentazione enterale con sondino per deficit di crescita associato a rigurgito:
    • provvedere alla stimolazione orale continuando l’alimentazione orale in base alla tolleranza
    • seguire un piano nutrizionale assicurandosi che il target di peso prefissato sia raggiunto e che si mantenga un appropriato aumento di peso
    • ridurre e interrompere l’alimentazione enterale con sondino il prima possibile.
    [Raccomandazione basata sull’esperienza e l’opinione del GDG]
  • Considerare un’alimentazione per via digiunale in lattanti, bambini e ragazzi:
    • che necessitano di alimentazione enterale con sondino ma non possono tollerare alimentazioni intragastrica a causa dei rigurgiti, oppure
    • se l’aspirazione polmonare legata al reflusso suscita preoccupazione.
    [Raccomandazione basata sull’esperienza e l’opinione del GDG]

5.4. Test diagnostici pre-intervento chirurgico

  • Prescrivere un’endoscopia dell’apparato gastrointestinale superiore con biopsie esofagee in lattanti, bambini e ragazzi prima di decidere se eseguire una fundoplicatio per sospetta MRGE.
  • Considerare di eseguire altre indagini, come una pHmetria esofagea o pH-impedenzometria se disponibile, e uno studio contrastografico dell’apparato digerente superiore in lattanti, bambini e ragazzi prima di decidere se eseguire una fundoplicatio.
    [Raccomandazioni basate sull’esperienza e l’opinione del GDG]

6. Potenziali ostacoli all’implementazione
Può essere difficile persuadere genitori e caregivers che sintomi dolorosi e disabilitanti (es. vomito frequente ed intenso in bambini con accrescimento regolare) miglioreranno quasi sicuramente con il tempo e possono essere gestiti con interventi minori e non richiedono consulenze specialistiche, indagini diagnostiche inappropriate o farmaci di efficacia non provata.

Queste linee guida forniscono chiare indicazioni per rassicurare i familiari, oltre a link a materiali informativi destinati ai genitori. Tuttavia, in caso di presentazioni cliniche differenti o sintomi evolutivi, in particolare in presenza di segnali d’allarme potenzialmente gravi, le linee guida raccomandano di procedere con indagini, trattamento e consulto specialistico.

7. Raccomandazioni per la ricerca futura

  • Uno studio per valutare l’accuratezza diagnostica dei sintomi associati alla MRGE in lattanti, bambini e ragazzi con neurodisabilitĂ  complessa grave per identificare la MRGE (diagnosticata come esofagite da reflusso tramite endoscopia e pH-metria esofagea).
  • Un trial randomizzato in lattanti alimentati artificialmente con sospetta MRGE per valutare l’efficacia di una formula estensivamente idrolizzata vs un sostituto di latte placebo sui sintomi e sui risultati di endoscopia e pH-metria esofagea.
  • Valutazione prospettica di profili sintomatologici oggettivi, monitoraggio della pH-metria esofagea ed endoscopia del tratto gastrointestinale superiore prima e dopo intervento di fundoplicatio in bambini con MRGE.