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Screening della disfagia nei pazienti con stroke acuto: l’introduzione sistematica del GUSS test

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Screening della disfagia nei pazienti con stroke acuto: l’introduzione sistematica del GUSS test
Emanuela Migliorini, Alberto Vettorello, Linda Mottaran, Erica Girotto, Monica Tarozzo

Evidence 2012;4(5): e1000016 doi: 10.4470/E1000016

Ricevuto: 27 marzo 2012    Accettato: 6 giugno 2012    Pubblicato: 12 settembre 2012

Copyright: © 2012 Girotto et al. Questo è un articolo open-access, distribuito con licenza Creative Commons Attribution, che ne consente l’utilizzo, la distribuzione e la riproduzione su qualsiasi supporto esclusivamente per fini non commerciali, a condizione di riportare sempre autore e citazione originale.

Background. La disfagia è presente nel 42-67% dei pazienti con stroke acuto e può determinare gravi complicanze, tra cui la polmonite da aspirazione. Esistono numerosi test per lo screening della disfagia nei pazienti con stroke in fase acuta. Nel maggio 2009 presso la stroke unit del Dipartimento di Neuroscienze dell’Azienda ULSS 18 di Rovigo è stato avviato un progetto per implementare il Gugging Swallowing Screen (GUSS) test, strumento validato per lo screening della disfagia.
Obiettivi. Introdurre il GUSS test nella pratica infermieristica per gestire il paziente disfagico con stroke acuto con una procedura condivisa da tutti i professionisti; verificare se lo screening della disfagia riduce le complicanze e il ricorso inappropriato al sondino naso-gastrico (SNG).
Metodi. Un gruppo di lavoro multiprofessionale ha identificato dall’analisi della letteratura lo strumento di valutazione da adottare: il GUSS test è un metodo rapido ed affidabile per identificare i pazienti con disfagia a rischio di aspirazione, permette una valutazione graduale delle capacità di deglutizione del paziente, misura la gravità della disfagia e consente di identificare le raccomandazioni dietetiche. Sono stati raccolti i seguenti dati: numero di pazienti ricoverati, numero di test effettuati, episodi di polmonite da aspirazione, modalità di alimentazione dei pazienti, eventuale posizionamento del SNG.
Risultati. Lo studio è stato condotto dal maggio 2009 a dicembre 2011. Nel periodo maggio-dicembre 2009 il test è stato somministrato a 129 pazienti: 12 pazienti (9,3%) hanno manifestato disfagia ai liquidi e in 24 pazienti (18,6%) è stato posizionato il SNG. Nel 2010 il test è stato somministrato a 202 pazienti: in 16 (8%) è stata riscontrata disfagia ai liquidi, il SNG è stato posizionato in 30 pazienti (14,8%). Nel 2011 il test è stato somministrato a 219 pazienti: la disfagia ai liquidi è stata identificata in 17 pazienti (7,8%) e sono stati posizionati 32 SNG (14,6%). In nessuno dei tre periodi sono stati rilevati casi di polmonite da aspirazione.
Limiti. Per le variabili considerate non sono disponibili i dati relativi al periodo precedente l’introduzione del GUSS test.
Conclusioni. È stata validata una metodologia di valutazione condivisa e uniforme della disfagia del paziente con ictus in fase acuta. L’introduzione del test ha consentito di pianificare l’attività infermieristica sulle problematiche relative all’alimentazione, riducendo il ricorso al posizionamento del SNG nelle prime ore del ricovero, evitando problemi rilevanti quali il rischio di aspirazione.