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Risposta rapida in radioterapia: un percorso dedicato per il paziente con metastasi ossee

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Risposta rapida in radioterapia: un percorso dedicato per il paziente con metastasi ossee
Claudio Degli Esposti, Damiano Balestrini, Elisa Donini, Antonella Baldissera, Ombretta Martelli, Fabrizio Salvi, Antonio Ciuffreda, Giovanni Bombarda, Giovanni Frezza

Evidence 2014;6(3): e1000072 doi: 10.4470/E1000072

Ricevuto: 8 luglio 2013    Accettato: 11 dicembre 2013    Pubblicato: 25 marzo 2014

Copyright: © 2014 Degli Esposti. Questo è un articolo open-access, distribuito con licenza Creative Commons Attribution, che ne consente l’utilizzo, la distribuzione e la riproduzione su qualsiasi supporto esclusivamente per fini non commerciali, a condizione di riportare sempre autore e citazione originale.

Background. Recenti trial e revisioni sistematiche hanno dimostrato che nelle metastasi ossee non complicate i trattamenti radianti in singola frazione sono equivalenti a quelli multi-frazionati per fornire un buon controllo del dolore.
Obiettivi. Raggiungere nel minor tempo possibile la riduzione della sintomatologia dolorosa da metastasi ossee, favorendo al tempo stesso una miglior compliance dei pazienti, spesso con basso indice di performance status e aspettativa di vita limitata.
Metodi. Dal novembre 2008 presso la UO di Radioterapia dell’Azienda USL di Bologna è stato attivato un percorso dedicato per i pazienti con ridotto performance status candidabili a un trattamento radiante in singola frazione per metastasi ossee causa di dolore non controllato. I criteri adottati per la selezione dei pazienti sono i seguenti: malattia primitiva non controllata e/o di metastasi in altre sedi, aspettativa di vita presumibilmente < 6 mesi, ECOG performance status ≥ 2, assenza di significativa estensione della lesione metastatica ai tessuti molli, assenza di segni di frattura patologica. Il percorso prevede, nella stessa mattinata, la visita specialistica radioterapica, la simulazione su TAC per la pianificazione del trattamento, la valutazione della distribuzione della dose e la esecuzione della seduta unica di 8 Gray. Inoltre da gennaio 2012 è stata implementata la modalità della teleconsulenza che consente al radioterapista di individuare i pazienti candidabili a seduta singola visionando le immagini radiologiche.
Risultati. Nel periodo antecedente l’implementazione del percorso i tempi d’attesa medi tra la visita e l’inizio del trattamento erano di 15 giorni (range 1-48); a seguito della nuova organizzazione i tempi medi si sono ridotti a 4 giorni (range 1-22). Dopo un’esperienza pilota nel corso della seconda metà del 2009 e nel 2010, il percorso è andato a regime alla fine del 2010. Sono stati trattati 118 pazienti nel 2011 e 113 nel 2012. Circa il 6% dei pazienti/anno ha avuto necessità di ritrattamento antalgico sulla stessa sede a distanza di 1-6 mesi, mentre l’efficacia del trattamento è risultata essere in linea con i dati della letteratura, con un effetto antalgico completo a un mese nel 25% dei casi circa e una risposta parziale nel 27%.
Limiti. Il percorso è stato attualmente implementato solo per i pazienti che afferiscono da strutture della nostra Azienda, in quanto al di fuori della nostra Azienda non è possibile ottenere preventivamente tutte le informazioni necessarie per avviare tale modalità di trattamento. Inoltre, l’indicazione alla seduta singola si basa su una valutazione clinica non del tutto standardizzabile e riproducibile.
Conclusioni.I dati a nostra disposizione confermano l’efficacia e l’efficienza di un percorso che preveda la esecuzione di una seduta unica di radioterapia a scopo antalgico per metastasi ossee contestualmente alla presa in carico ed alla pianificazione della stessa.