L’EBM ha delimitato numerose aree grigie dove è l’evidence-based decision making è ostacolato dall’assenza, scarsa qualità , discordanza delle evidenze disponibili. Accanto alle aree grigie esiste una considerevole quota di ricerca assolutamente inutile (per tipologia, metodologia, accessibilità ) che determina un enorme spreco di risorse. Paul Glasziou e Ian Chalmers analizzano nei dettagli cause ed entità di tali sprechi nella produzione e nel reporting della ricerca clinica, analizzano le barriere e forniscono le raccomandazioni per ricercatori, editori e sponsor pubblici e privati. Le quattro fasi analizzate dagli Autori sono: rilevanza della research questions per pazienti e sistemi sanitari, appropriatezza del disegno dello studio e relativa qualità metodologica, accessibilità ai dati della ricerca prodotta e qualità del report della ricerca pubblicata. I titoli dei paragrafi corrispondenti sono esplicativi della gravità e dell’entità degli sprechi: “Choosing the wrong questions for research”, “Doing studies that are unnecessary, or poorly designed”, “Failure to publish relevant research promptly, or at all”, “Biased or unusable reports of research”. |
Il BMJ dedica una serie di quattro articoli alla ricerca prognostica, area ipotrofica di evidenze scientifiche. Nel primo contributo Moons et coll. sottolineano l’importanza della ricerca prognostica e definiscono quali disegni di studio utilizzare. Nel secondo articolo, Royston et coll. descrivono i differenti approcci per costruire i modelli prognostici. Nel terzo contributo, Altman et coll. approfondiscono le metodologie per la validazione dei modelli prognostici. Infine, poichè un modello prognostico validato non è efficace se non è generalizzabile o non modifica i comportamenti professionali, nell’ultimo articolo Moons et coll. approfondiscono le tecniche per utilizzare in pratica i modelli prognostici. |